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Lei indossava la sua bellezza come un abito da sposa. Era l'isola più bella dove Ulisse avesse mai approdato con la sua barca. Storie di amicizia, amore, passioni, coraggio, dignità che s'inseguono, s'intrecciano e portano l'insegnante Ulisse a chiedersi quale siano le vele giuste per navigare nel mare tempestoso della vita. Lo scenario è quello della splendida cornice della Costa degli Dei in Calabria, luogo incantatore e inquieto dove si sono sedimentate antiche civiltà, dai Bruzi ai Greci ai Romani, e ora dominato da malapolitica e 'ndrangheta che ne offuscano la sua grande bellezza. Ulisse non si piega, non si rassegna e sprona giovani e meno giovani a cercare nei valori autentici e nella buona cultura gli ingredienti giusti per ribellarsi perché un mondo migliore è possibile e molto dipende da noi. Importantissimo il ruolo delle donne a cui riconosce la giusta sensibilità per combattere tutte le battaglie che portano a conquistare il cielo. Un romanzo che è fatto di impegno civile, capace di schierarsi contro l'indifferenza dilagante e fa riflettere sulle contraddizioni della società contemporanea in cui Vibo Valentia e Tropea somigliano a Roma e Milano, parti di un paese intrigante che ha espresso uno degli imperi più grandi della storia e resiliente, capace di rinascere ogni volta più forte. Non è facile guidare una barca a vela, ma quando lo impari ti porta ovunque.